C’è una serie tv Netflix che ha conquistato critica e pubblico e che è davvero intrigante. È uscita quest’anno, come è riuscita a stregare tutti.
Serie tv Netflix da guardare? Ce ne sono tante, forse anche fin troppe. Per diversi, i tempi d’oro della piattaforma di contenuti in streaming online sono finiti. Tempi d’oro che vengono fatti coincidere proprio con “La Casa di Carta”. La serie spagnola – nota in patria come “La Casa de Papel” – venne trasmessa dal 2017 al 2021 in tre stagioni suddivise in cinque parti, per 48 episodi complessivi. Oggi su Netflix ci sono troppe produzioni e troppa quantità, a scapito della qualità.
I dati ufficiali riferiscono di un calo di abbonati della N in rosso. Ciò però non vuol dire che i contenuti di eccellenza manchino. Anzi, cercando in maniera più approfondita e spendendoci un po’ di tempo, è possibile trovare ancora delle serie tv su Netflix da guardare e che quindi meritano il nostro tempo. Negli ultimi tempi si è fatto notare in bene, grazie anche al passaparola ed ai pareri forniti dagli utenti sui social network, proprio un prodotto esclusivo di Netflix.
Stiamo parlando de “Il Rifugio Atomico”, che pure in questo caso è stata realizzata in Spagna e che conta per ora otto episodi nella sua prima stagione. Tutti quanti sono stati realizzati nel 2025. Ed il concept alla base de “Il Rifugio Atomico” è alquanto originale, come lo era a suo tempo “La Casa de Papel”. I protagonisti sono tutti dei facoltosi milionari rinchiusi all’interno di un bunker dove ogni servizio offerto è all’insegna del lusso più sfrenato.
Gli ascolti di questa produzione sono molto alti. I due creatori sono Álex Pina ed Esther Martínez Lobato. Ed indovina un po’? Si tratta dei principali autori della solita “La Casa di Carta”.
In “Il Rifugio Atomico” l’ambientazione principale è rappresentata dal Kimera Underground Park, che fa da riparo per alcune famiglie di super ricchi che cercano di trovare scampo da una incombente guerra nucleare. Peccato per loro che neppure lì le cose vadano bene.
Perché, per quanto di lusso, un bunker resta sempre un bunker, con tutte le limitazioni del caso. Di spazio, all’inizio, ma che poi si tramutano in restrizioni in ambito psicologico. E chi si ritrova a stare rinchiuso lì finisce con il sentirsi in una gabbia.
Nel caso de “Il Rifugio Atomico” è una prigione dorata e tutto quanto diventa terreno fertile per intrighi e sentimenti negativi. E come se non bastasse, i protagonisti sono tutti legati tra loro da situazioni anche drammatiche.
Per quanto incomba il timore di un conflitto nucleare, di esplosioni e di risvolti bellici non ce ne saranno. La vera guerra sarà tutta emotiva, con ogni puntata carica di tensione. Pubblico ed anche critica hanno promosso questa serie a pieni voti, finora. Di contro però c’è una chiusura sempre su Netflix che ha lasciato molto interdetti.
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