Il lavoro dei sogni forse esiste e stanno cercando italiani: dovrai solo trasferirti in questo posto vicino al nostro Paese per 70.000 euro all’anno.
Qualcosa si sta muovendo proprio oltre la linea che separa l’Italia da una sua elegante vicina. Una nazione che parla anche la nostra lingua, ma che funziona in modo profondamente diverso, dove il tempo ha un altro ritmo e il lavoro viene retribuito con cifre che in Italia sembrano quasi irrealistiche. Un luogo dove il talento italiano è richiesto e valorizzato.
Nel cuore dell’Europa, a pochi chilometri dalle regioni del Nord Italia, c’è un sistema che premia l’efficienza e la competenza. E se parli italiano, sei già un passo avanti. Molte delle offerte di lavoro sono aperte solo a chi conosce la nostra lingua, soprattutto nei luoghi dove l’italiano è parlato ogni giorno.
A fare la differenza non è solo lo stipendio, ma la qualità della vita, la stabilità economica, la certezza di un contratto chiaro, l’accesso a servizi pubblici ben funzionanti, la possibilità concreta di costruirsi un futuro. Il portale EURES ha segnalato centinaia di posizioni aperte dedicate proprio agli italiani, molte delle quali in settori dove il nostro Paese ha sempre dato il meglio: ristorazione, edilizia, sanità, assistenza clienti, artigianato specializzato. Ma dove dovremmo trasferisci?
In Svizzera, infatti proprio qui si stanno cercando italiani. Lo fanno attraverso canali ufficiali, in modo trasparente, offrendo contratti regolari e uno stile di vita che continua a far gola a migliaia di professionisti. La media degli stipendi supera i 70.000 euro lordi all’anno, un numero che basta da solo a farti venir voglia di partire.
Qui un operaio edile può arrivare a guadagnare oltre 6.000 euro al mese. Un cuoco o un cameriere esperto può superare i 4.500. Un infermiere, un tecnico sanitario, un consulente commerciale o un programmatore informatico possono ambire a stipendi che in Italia, con ruoli simili, sembrano lontani anni luce. Un ingegnere informatico o uno sviluppatore software può trovare contratti annuali con retribuzioni superiori ai 100.000 euro.
Molti decidono di lavorare da frontalieri, rientrando in Italia ogni sera o ogni settimana. Questo consente di beneficiare della retribuzione svizzera mantenendo il costo della vita italiano, una combinazione che rende il tutto ancora più interessante. Dal 2024, nuove normative fiscali hanno reso questa modalità più vantaggiosa.
Chi invece sceglie di trasferirsi in Svizzera stabilmente, dovrà seguire alcune procedure ben definite. Serve un contratto di lavoro, poi ci sono i permessi: permesso L per periodi brevi, permesso B per contratti di almeno un anno, permesso C dopo anni di residenza stabile.
L’accesso al sistema svizzero richiede anche l’iscrizione presso l’autorità cantonale, la dimostrazione di un alloggio e di mezzi economici sufficienti. E chi resta in Italia, ma lavora in Svizzera, può comunque godere di un equilibrio economico molto raro altrove.
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