A Rezzato l’ennesima truffa creata apposta per i soggetti più deboli come gli anziani: questa volta c’entra un “finto carabiniere”
Purtroppo la criminalità non mira a diminuire, anzi ogni giorno ci sono nuove truffe, pronte a colpire i più deboli. Sono stati attimi di paura Rezzato in provincia di Brescia. Qui un uomo di 85 anni ha rischiato di cadere vittima di una truffa tanto subdola quanto diffusa: quella del finto carabiniere. A tentare il colpo è stato un 44enne di origine napoletana, che con la scusa di una verifica dopo alcune presunte rapine è riuscito a convincere l’anziano a consegnargli tutti i gioielli di famiglia custoditi in casa.
Il malvivente si è presentato con la divisa, quindi facendo credere di appartenere alle forze dell’ordine. Ha raccontato all’anziano che tutti i suoi gioielli e oggetti d’oro, dovevano essere controllati e messi al sicuro per evitare furti. Fidandosi della divisa, o meglio, dell’atteggiamento convincente del truffatore, l’85enne ha raccolto collane, anelli e altri oggetti preziosi, consegnandoli nelle mani sbagliate. Una messa in scena che, purtroppo, molti anziani conoscono bene. Sfruttare il rispetto verso i carabinieri per guadagnarsi fiducia e poi portare via ricordi di una vita. Questi sono spesso oggetti di grande valore non solo economico ma anche affettivo.
A cambiare il corso della vicenda è stata la prontezza della figlia dell’anziano. La donna, notando passare per strada una pattuglia, ha deciso di chiedere aiuto e spiegare che il padre stava attendendo dei militari per una notifica. Una frase che ha insospettito i veri carabinieri, i quali hanno subito intuito che qualcosa non tornava. I militari hanno raggiunto rapidamente l’abitazione, trovando il truffatore ancora all’interno con addosso i gioielli appena sottratti. Colto in flagranza, il 44enne non ha potuto opporre resistenza: per lui sono scattate immediatamente le manette.
L’episodio mette nuovamente in evidenza quanto le truffe agli anziani restino un fenomeno diffuso e pericoloso. I criminali sfruttano astuzia, psicologia e spesso la solitudine delle vittime per farsi consegnare denaro o preziosi. La vicenda di Rezzato, per fortuna, si è conclusa con un lieto fine grazie alla lucidità della figlia e alla prontezza dei carabinieri.
Un caso che serve da lezione: mai fidarsi di chi si presenta alla porta chiedendo denaro o gioielli, anche se dice di appartenere alle forze dell’ordine. In caso di dubbi, l’invito è sempre quello di contattare immediatamente i numeri di emergenza e verificare l’identità di chi si ha di fronte. Questa volta la prontezza e il lavoro di squadra tra cittadini e carabinieri hanno evitato una perdita dolorosa e permesso di assicurare alla giustizia un truffatore seriale. A Rezzato, almeno per un giorno, la furbizia criminale è stata battuta dalla solidarietà e dall’attenzione.
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