Non farlo mai negli orari vietati perché potresti rischiare una multa di 800€: controlla bene prima di iniziare i lavori, non farti cogliere impreparato.
La vita di condominio si sa, non è proprio idilliaca, soprattutto quando emergono delle discordanze o degli attriti con i vicini. I problemi possono riguardare tantissimi fattori ed in alcuni casi può anche sfociare in situazioni veramente fastidiose e non esenti di conseguenze legali. Uno di questi può essere, ad esempio, quando si deve procedere con una ristrutturazione: gestirla significa considerare esigenze diverse, ossia quelle di chi deve realizzare i lavori e d’altra parte quelli dei vicini che hanno comunque diritto al riposo e alla quiete.

Le opere edilizie non sono per nulla silenziose, posso sfociare in rumore intensi e fastidiosi o vibrazioni come nel caso di demolizioni, lavori murari o impiantistici. Attività necessarie per garantire l’abitabilità di un appartamento ma di cui però bisogna rispettare dei limiti precisi perché altrimenti insorgono delle conseguenze anche gravi, soprattutto quando si becca una sanzione.
Non farlo fuori dagli orari, potresti ritrovarti a pagare 800€
I comuni in via generale consentono le attività rumorose in un certo range temporale, prettamente negli orari di ufficio, dalle 08:00/09:00 del mattino fino a mezzogiorno e poco e oltre. Il pomeriggio dalle 14:30 o 15:00, fino alle 18:30 o 19:00, compreso anche il sabato. Lo scopo è quello di evitare che si facciano questi lavori nelle fasce notturne o durante la pausa pranzo in modo da circoscrivere i disagi derivanti dai rumori nelle fasce diurne dove molti condomini sono fuori casa per motivi di studio o di lavoro.

Alcuni regolamenti condominiali tuttavia possono essere più stringenti prevedendo degli orari ridotti rispetto a quelli previsti dal comune. Per operare al di fuori di quei limiti, l’impresa in questione dovrà chiedere apposta autorizzazione all’amministrazione locale. Se i rumori superano la normale tollerabilità o avvengono al di fuori degli orari previsti, i vicini disturbati dal rumore possono agire legalmente contro il proprietario che ha commissionato i lavori e quindi contro anche l’impresa esecutrice.
Il committente deve vigilare sul rispetto delle regole e può essere anche ritenuto responsabile per omissione. Ai sensi dell’articolo 844 del codice civile possono chiedere il risarcimento ai danni e la sospensione delle molestie anche in via d’emergenza, in conformità a quanto previsto dall’articolo 700 del codice di procedura civile. In questo caso si procederà ad una perizia fonometrica per dimostrare l’effettivo superamento della soglia di tollerabilità.
Multe salate, come evitarle
Il giudice, per non interrompere i lavori, può disporre le misure correttive quali l’utilizzo di pannelli fonoassorbenti o limitare l’impiego di macchinari particolarmente rumorosi. Alla violazione dei regolamenti comunali si accompagna anche una sanzione amministrativa pecuniaria e la trasgressione invece delle regole condominiali può comportare le multe il cui quantum, previsto dall’articolo 70 delle disp. att. del cc può prevedere sanzioni fino a 200 euro, che possono salire a 800 in caso di recidiva.