Una situazione di quelle che vedi solo in film o videogiochi è successa in diverse località della provincia di Brescia: tutta colpa di un pazzoide al volante.
Drogato ed ubriaco, un uomo è stato finalmente fermato dalle forze dell’ordine che gli si erano messe alle costole lungo la sua scia di caos. L’individuo del tutto irresponsabile e privo di qualsiasi senso civico e di raziocinio ha messo in pericolo la sua incolumità e quella di diversi altri soggetti che hanno avuto la sfortuna di trovarsi lungo il suo percorso. Questo personaggio che non ha pensato affatto di potere costituire una minaccia sia per sé stesso che per gli altri era del tutto drogato ed ubriaco al volante di un mezzo pesante.

Dopo avere assunto dei grossi quantitativi sia di alcolici che di sostanze stupefacenti, il soggetto in questione è salito a bordo di un pickup di colore grigio. Il tutto si è verificato nel corso delle ore serali di giovedì 11 settembre scorso. Subito il tizio in questione ha cominciato a seminare il panico in una area alquanto ampia della Franciacorta, sfrecciando ad una velocità di gran lunga superiore rispetto a quelli che sono i limiti vigenti sia nel centro abitato che nelle zone extraurbane.
L’uomo drogato ed ubriaco semina il panico per 20 km
In più di una occasione sono state sfiorate anche delle collisioni potenzialmente mortali. La corsa pazza dell’uomo drogato ed ubriaco si è protratta persino per più di venti chilometri, decisamente troppo. Ma le forze dell’ordine alla fine ce l’hanno fatta ad acciuffare il fuggitivo, che una volta agguantato ha dato degli evidenti segni di squilibrio dovuto al fatto di avere le sue capacità psicofisiche pesantemente alterate da alcolici e stupefacenti.

Il percorso ad elevatissima velocità ha visto come tappe intermedie anche diversi centri abitati del Bresciano. Nello specifico Gussago, Ospitaletto, Adro, Erbusco, Rovato, Corte Franca e Provaglio d’Iseo.
La velocità media registrata dalla Ford Ranger di questo signore è stata stimata in più di 160 km/h. A scatenare l’episodio è stato il mancato rispetto dell’alt imposto all’uomo da alcuni agenti della Polizia Locale in pattuglia a Gussago. Il suo non fermarsi al posto di blocco ha dato subito inizio all’inseguimento.
Come è andata a finire
E la cosa ha portata a manovre spericolate, sorpassi pericolosissimi ed a potenziali minacce a terzi. Il tutto sempre a velocità più che sostenuta. Tra l’altro l’inseguimento si era interrotto per circa un’ora dopo che la Ford Ranger era riuscita a far perdere le proprie tracce in una zona di campagna. Una volta riemerso però, il veicolo è stato di nuovo individuato e la missione volta a fermarlo ha ripreso, concludendosi per fortuna in maniera positiva.
Alla guida c’era un quarantenne di nazionalità italiana, fermato dai carabinieri di Gardone Valtrompia in località Calino, presso Cazzago San Martino. Al momento dell’arresto questo scriteriato ha anche opposto resistenza, non facendo altro che aggravare in questo modo la sua già estremamente compromessa posizione.
Alcol test positivo, assunzione di cocaina confermata dalle analisi immediate e notte in cella nella stazione dei carabinieri di Rovato: è andata a finire così, con anche un processo per direttissima avvenuto il giorno dopo e che gli è costato dieci mesi di reclusione previa patteggiamento. Ma la sfilata degli imbecilli si è arricchita di un ulteriore episodio, con un uomo armato di pistola lanciarazzi in un’altra località del Bresciano.