“Lascia in eredità la sua carità”, un dramma per Papa Leone: l’arcivescovo, testimone della Chiesa nel mondo

La Chiesa Cattolica è in lutto per la scomparsa di un testimone della Fede nel mondo, un duro colpo anche per Papa Leone la sua morte.

Un grave lutto ha colpito in queste ore la Chiesa Cattolica, con la perdita di un suo rappresentante nel mondo, il quale aveva fatto della carità e del servizio per gli altri la sua unica missione. La missione universale della Chiesa è quella che portare il proprio messaggio anche di rispetto nei confronti del prossimo e delle altre dottrine negli angoli più sconosciuti della terra e il suo rappresentante venuto oggi a mancare ha fatto esattamente questo per tutta la vita.

monsignor Rugambwa e Papa Leone
“Lascia in eredità la sua carità”, un dramma per Papa Leone: l’arcivescovo, testimone della Chiesa nel mondo (GiustiziaBrescia.it)

Piangiamo infatti la morte dell’arcivescovo Novatus Rugambwa, ex Nunzio Apostolico e diplomatico di lunga data della Santa Sede: si è spento al Policlinico Gemelli di Roma, lasciando un vuoto davvero incolmabile per quello che era stato il suo ruolo all’interno della Chiesa Cattolica. Sebbene le sue condizioni di salute fossero complesse, l’arcivescovo, di recente, aveva incontrato il nuovo Pontefice, Papa Leone XIV, con cui aveva condiviso alcuni momenti di preghiera.

Chi era l’arcivescovo Novatus Rugambwa

Entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede l’1 luglio 1991, l’arcivescovo – con estrema devozione e in silenzio – aveva servito in diverse missioni, in particolare in Repubblica del Congo, Pakistan, Nuova Zelanda, Indonesia, ma anche Panama, diventando nel 2007 Sottosegretario del Pontificio Consiglio per la cura pastorale dei migranti e degli itineranti. A partire dal 2010 era arcivescovo titolare di Tagaria e nunzio apostolico in alcuni Paesi africani prima e in Honduras poi.

l'arcivescovo Novatus Rugambwa
Chi era l’arcivescovo Novatus Rugambwa (GiustiziaBrescia.it)

Nel marzo 2019 è divenuto nunzio in Nuova Zelanda e delegato apostolico per varie nazioni del Pacifico, portando il messaggio di Cristo e della Chiesa cattolica in luoghi esotici all’estremità del mondo, come Tonga, Samoa e le isole Fiji, solo per citarne alcune. Classe 1957, laureato in diritto canonico, era stato ordinato sacerdote nel 1986 e quindi presto avrebbe celebrato i 40 anni di missione sacerdotale.

La morte dell’arcivescovo Rugambwa, un vuoto nella Chiesa Cattolica

Negli ultimi anni, proprio mentre si trovava nel continente oceanico, le sue condizioni di salute si erano improvvisamente aggravate a causa di un ictus, arrivato il 29 ottobre 2023. Ricoverato in ospedale a Wellington, poi trasferito a Kenepuru per la riabilitazione, si era trasferito a Roma per curarsi a marzo 2024 e qualche mese dopo si era dimesso dai suoi incarichi, vista l’impossibilità di portare avanti il suo messaggio di nunzio apostolico.

l'arcivescovo Rugambwa
La morte dell’arcivescovo Rugambwa, un vuoto nella Chiesa Cattolica (GiustiziaBrescia.it)

La morte è poi arrivata nella serata di martedì, commosso il ricordo del vescovo Jovitus Francis Mwijage, della diocesi di Bukoba, in Tanzania, da dove monsignor Rugambwa era originario: “Che la sua anima riposi in pace eterna”, ha detto proseguendo nella preghiera “per il riposo della sua anima”. Monsignor Rugambwa nel corso di tutta la sua missione pastorale è stato vicino a migranti, poveri e carcerati.

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