Finalmente una notizia positiva per gli automobilisti. C’è la possibilità di non pagare il bollo, ma solo se hai questo numero di targa
Chiunque sia in possesso di un’auto, ha il dovere di pagare il bollo auto. Questo si paga ogni anno ed è un tributo di possesso. Quindi si paga perché si è proprietari di un determinato veicolo iscritto al Pubblico Registro Automobilistico, anche se non lo si utilizza. Questi soldi sono destinati spesso al trasporto pubblico e alla viabilità. Inoltre il costo del bollo non è uguale per tutti, dipende dalla potenza del veicolo, la classe ambientale e la Regione in cui si risiede.

È importante rispettare la scadenza e pagarlo entro la data stabilita, altrimenti si rischia la mora. Dalle ultime indiscrezioni, però, sembra che chi ha questo determinato numero di targa, non dovrà pagarla. Scopriamo chi.
Bollo auto: ecco chi non dovrà più pagarlo
Sempre più persone sono contrarie al pagamento del bollo, perché lo considerano un costo inutile. Questo ha fatto storcere il naso soprattutto ai possessori delle auto storiche e con più di trent’anni. Dal 2015, infatti, è entrata in vigore la legge di stabilità che ha cancellato le esenzioni legate a questi veicoli. Questo ha irritato soprattutto i possessori di macchine d’epoca.

Ma attenzione: non significa che oggi sia sempre obbligatorio pagare il bollo come per le auto moderne. Per le vetture con più di trent’anni, infatti, non si tratta di tassa di possesso, bensì di tassa di circolazione. In pratica, l’importo si paga soltanto se l’auto viene utilizzata su strade pubbliche. L’ammontare varia da regione a regione e si aggira tra i 28,82 e i 31,24 euro: una spesa contenuta, ma non uguale in tutta Italia.
Se guardiamo alle regioni del centro-nord, troviamo ancora delle piccole agevolazioni. In Emilia-Romagna sono previsti sconti per le vetture con 20-29 anni di vita, mentre in Toscana, Lazio e Umbria è possibile avere una riduzione del 10%. A Bolzano si arriva addirittura al 50%. Un quadro che rende la situazione meno pesante rispetto ad altre zone del Paese.
Al sud la situazione è diversa
Diverso il discorso al sud. Qui le agevolazioni praticamente non ci sono. La Sicilia, ad esempio, ha fissato una tassa annua di 75 euro per le auto ultraventennali considerate di interesse storico e collezionistico. In Abruzzo si pagano 31,24 euro, in Basilicata 28,82 euro, mentre in Campania per i veicoli trentennali c’è la tassa di circolazione di 31,24 euro, senza alcuno sconto per quelli con “solo” vent’anni.
In sostanza, l’Italia si divide in due: al nord e al centro qualche beneficio resiste, mentre al sud e nelle isole i proprietari di auto storiche devono mettere mano al portafoglio senza troppi sconti. Per gli appassionati di motori d’epoca, dunque, conviene sempre informarsi bene nella propria regione per non avere brutte sorprese.