“Nadia Toffa ancora viva”, i genitori non si fermano: testimonianza importante

L’ex Iena, Nadia Toffa, è venuta a mancare nell’agosto di sei anni fa: un grande dolore per la sua morte, ma per i genitori c’è una certezza granitica.

La morte di Nadia Toffa, inviata e conduttrice del programma televisivo di Italia 1 Le Iene, fu nell’estate del 2019 un vero choc per il mondo della tv, ma anche del giornalismo di inchiesta italiano: la bresciana si era occupata a lungo di molti casi importanti e per alcuni di questi era stata anche accusata di diffamazione, ma non aveva mai smesso di cercare la verità, attraverso le sue inchieste e i suoi servizi.

Nadia Toffa in un'intervista televisiva
“Nadia Toffa ancora viva”, i genitori non si fermano: testimonianza importante (GiustiziaBrescia.it)

Dopo le inchieste sulle presunte truffe delle case farmaceutiche ai danni del nostro sistema sanitario, Nadia Toffa fu tra le prime, ormai oltre dieci anni fa, a occuparsi nel nostro Paese di ludopatia e azzardopatia, come patologie cliniche e soprattutto denunciando le conseguenze che hanno su chi col gioco d’azzardo in particolare si è rovinato la vita. Ci sono poi le inchieste sulle connessioni tra smaltimento illegale di rifiuti e aumento dei casi di tumore in molte zone d’Italia.

L’esempio di dignità di Nadia Toffa nell’affrontare la malattia

Insomma, sin dall’inizio alle Iene è stata tra le più testarde nella ricerca della verità, o sarebbe meglio dire delle verità, dal momento che non si è fermata a occuparsi di una sola tematica scottante: a dicembre 2017, la sua carriera giornalistica e televisiva fu però bruscamente interrotta da un malore e dalla successiva scoperta di un tumore cerebrale. Il 13 agosto 2019, dopo oltre un anno e mezzo dalla scoperta della malattia, era arrivata la morte.

L'ultima intervista televisva di Nadia Toffa
L’esempio di dignità di Nadia Toffa nell’affrontare la malattia (GiustiziaBrescia.it)

Nonostante la malattia, Nadia Toffa – che era tornata in tv alle Iene e ci era rimasta fino a maggio 2019, quando la situazione si era nuovamente aggravata – aveva deciso con grande dignità di esporsi pubblicamente, soprattutto per ricordare, in un’intervista televisiva diventata davvero simbolica, che non bisogna vergognarsi – come purtroppo ancora spesso avviene – di dire che si è malati o che si è costretti dalla malattia a portare una parrucca.

I genitori di Nadia Toffa portano avanti le sue battaglie

Quello che aveva fatto come inviata e curatrice di diverse inchieste non era stato dimenticato nell’immediato, tanto che al suo funerale erano presenti anche alcuni cittadini di Taranto, che le erano grati per aver denunciato quelli che sono definiti come “i veleni dell’Ilva”. A distanza di oltre sei anni, la sua memoria è ancora viva e anzi più che mai sono i suoi genitori a portare nelle città italiane il suo esempio e il suo ricordo.

volantino di iniziativa con i genitori di nadia toffa
I genitori di Nadia Toffa portano avanti le sue battaglie (GiustiziaBrescia.it)

Nei prossimi giorni, in particolare, Maurizio Toffa e Margherita Rebuffoni, genitori di Nadia Toffa, saranno a Civitanova Marche, sul litorale maceratese, per parlare di ambiente, salute e legalità, temi che erano davvero molto cari alla figlia. La loro testimonianza è davvero importante, perché non solo portano avanti le battaglie di Nadia Toffa, ma ne tengono vivo il suo esempio. La morte prematura di una figlia, infatti, non può essere motivo di rassegnazione di fronte alle ingiustizie.

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