Scoppia il caso della presenza di Ambra Angiolini con la figlia Jolanda Renga al corteo di Milano e così l’attrice diventa una furia e difende le sue scelte.
Centinaia di migliaia di persone in piazza, in tutta Italia, per sostenere la causa palestinese e la Sumud Flottilla, sono state nella giornata di lunedì l’evento caratterizzante della giornata. Un fiume di gente che ha aderito più o meno simbolicamente alla chiamata a manifestare avanzata dalla USB e altri sindacati, che ha indetto uno sciopero contro quello che sta accadendo nella striscia di Gaza, portandosi dietro piccoli partiti, movimenti sociali, ma soprattutto tantissimi cittadini.

La partecipazione è andata ben oltre le più rosee previsioni, con un’intera generazione che andando anche oltre steccati ideologici e richiami dei partiti ha preso parola, evidenziando come quanto sta avvenendo in quel lembo di terra è qualcosa di tremendo e che va fermato. In alcuni casi, come quello di Milano, si è arrivati a duri scontri con le forze dell’ordine, avvenuti in particolare presso la Stazione Centrale, con immagini anche di devastazione.
L’attacco ad Ambra Angiolini per la sua presenza al corteo milanese e la reazione dell’attrice
Proprio al corteo di Milano era presente la bresciana Jolanda Renga, figlia del noto cantautore ex leader dei Timoria e di Ambra Angiolini, proprio insieme alla sua mamma. Già da metà mattinata, è stata l’attrice a segnalare con storie su Instagram la loro presenza tra i manifestanti milanesi, mettendo soprattutto in evidenza come sia dovere di una madre insegnare alla figlia “a lottare per le cose che sente giuste”.

Passano un paio di ore da quella storia di Ambra Angiolini e un portale online accosta la sua figura a quella dei manifestanti che hanno partecipato agli scontri di piazza, evidenziando come l’attrice si sia portata in piazza anche la figlia. La reazione di Ambra Angiolini attraverso Instagram non si è fatta attendere: non solo ha chiaramente evidenziato di non avere nulla a che vedere con gli scontri, ma ha anche accusato chi ha pubblicato quell’articolo di essere “da denuncia”.
Gli hater contro Ambra Angiolini e Jolanda Renga per la loro presenza alla manifestazione
Qualche ora più tardi, lo stesso portale fa dietrofront e si scusa per l’accostamento, sicuramente inopportuno e fuorviante, ma ormai la miccia si è accesa e i commenti degli hater non si fanno attendere: commenti che Ambra Angiolini sceglie di rendere pubblici, sempre sulle sue storie di Instagram, senza nascondere i volti e i nomi di chi si è reso responsabile di quelle parole assolutamente ripugnanti e da rispedire al mittente, taggandoli anche.

Alcuni dei commenti usano toni irripetibili, altri invece sono dei veri e propri incitamenti alla violenza nei confronti di Ambra Angiolini, che sarebbe responsabile di aver accompagnato la figlia Jolanda, che peraltro ha 21 anni, non è certo una ragazzina e anzi si è più volte pubblicamente schierata, alla manifestazione di Milano, purtroppo “rovinata” dagli scontri. Si supera il senso del limite, infine, con gli insulti e con un invito a pagare i danni per quanto accaduto.